Jungo, l'autostop certificato

La mobilità è uno dei settori che più ci crea problemi, anche se indiscutibilmente è una delle maggiori conquiste dell'occidente in termini di libertà. Il fatto è che siamo andati oltre ogni ragionevole limite, e oggi i problemi non riguardano solo i costi del mantenimento di un auto o le conseguenze ambientali in termini di inquinamento e di consumo di risorse non rinnovabili, ma anche le perdite di tempo conseguenti ad un traffico sempre più congestionato e caotico, anche nelle piccole città.
La situazione di un tempo, spazio abbondante e auto scarse, si è completamente capovolta, ed ad oggi il territorio è completamente congestionato, mentre ad essere sottosfruttata è la capacità di trasporto dei mezzi (in Italia circolano in media 1,2 passeggeri per auto, quindi solo il 25% della capacità del mezzo).
Esiste però un progetto che promette un forte contributo alla risoluzione di questi problemi, naturalmente assieme ad altre soluzioni. Si chiama Jungo ed è tanto semplice da sembrare quasi banale. In estrema sintesi si tratta del vecchio metodo dell'autostop, ma con un sistema organizzato e flessibile, che non disdegna di valorizzare il servizio in termini economici e il ricorso alle tecnologie informatiche. A detta degli inventori ci sono due fattori che frenano l'uso dell'autostop: 1) sicurezza (non so chi è il passeggero/conduttore e quali siano le sue intenzioni) 2) i vantaggi del passaggio giovano solo ad una parte (almeno se rimaniamo sul fronte monetario, perchè un guidatore potrebbe trovare piacevole conoscere nuova gente).
Per ovviare al primo problema è previsto un sistema di certificazione, tramite tessera da esibire ogni volta, che garantisce la persona che chiede o fornisce il passaggio. Il secondo problema viene aggirato tramite un compenso, in parte fisso, e in parte commisurato ai chilometri percorsi, erogato dal passeggero al conducente, e fissato in maniera preordinata dal sistema in modo da evitare discussioni. Gli inventori assicurano che comunque il costo è più basso di altri sistemi di trasporto (ad esclusione, forse, del treno).
Il passaggio può essere richiesto direttamente a bordo strada, mostrando il proprio tesserino, su un sito web o ad un call center. Il punto cruciale di tutto il sistema, come ogni sistema a rete, è la massa critica che è necessario raggiungere perchè il servizio risulti capillare e quindi operante. Ad oggi il progetto è arrivato a 700 iscritti. Ulteriori informazioni nel sito.
Etichette: mobilità
1 Comments:
Salve. Hai dimenticato di inserire l'indirizzo per chi fosse interessato ad approfondire !
www.jungo.it
Oggi i pre-aderenti sono 920, e l'interesse sta crescendo a vista d'occhio.
Enrico
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