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22.11.06

Cambio indirizzo

Forse con un po' di ritardo segnalo che da tempo non aggiorno questo blog, perchè ne ho creato uno simile ad un altro indirizzo

www.rivoluzioneverde.wordpress.com

Trovo wordpress molto più funzionale di blogspot

17.10.06

La via ecologica del computer

Anche il settore dell'informatica e dei Personal Computer è sempre più attento agli impatti ambientali del proprio business, non solo per una questione etica ma soprattutto perchè la domanda di sostenibilità arriva dai clienti.

Ad esempio, per rispondere a questa crescente domanda, Via Technologies, Inc, Azienda leader nello sviluppo d’innovative tecnologie nell’ambito dei chip al silicio e Pc platform solution, ha annunciato insieme ai partner, Evesham Technology e Tranquil Pc, i primi computer Carbon Free al mondo basati sul processore ad elevata efficienza Via C7-d. I personal computer Evesham Carbon3 e le soluzioni di Tranquil, come il nuovo T7, uniscono l’elevata efficienza e la compensazione delle emissioni di anidride carbonica prodotte dal funzionamento dei sistemi nel corso della loro vita attraverso investimenti in progetti per la conservazione dell’energia, la riforestazione e l’energia alternativa in Gran Bretagna.
Via ha anche realizzato il primo centro informatico alimentato a energia solare i tutta l’area del Sud Pacifico. Sviluppato con il Samoan ICT Secretariat, il centro è una delle prime realizzazioni concrete del VIA Solar Computing, un elemento chiave della VIA Clean Computing Initiative rivolta a promuovere un’informatica attenta alle problematiche ambientali. Accessibile a tutti, il VIA pc-1 Information Community Centre di Samoa aiuterà ad affrontare i problemi legati all’e-Education, e-Health e e-Governance per i residenti e offrirà possibilità di lavoro per gli stessi e le comunità vicine, oltre ad offrire l’accesso ad Internet ai turisti. A seguito del fortunato lancio, il centro è preso come modello reale per creare centri IT similari in tutto il mondo e per aiutare a colmare il digital divide, specialmente nelle aree rurali e remote. VIA sta lavorando con le principali organizzazioni e governi internazionali per favorire ulteriormente questi progetti. Il VIA pc-1 Information Community Centre di Samoa prevede l’installazione di 3 PC VIA pc-1 Power Saving e un server VIA pc-1, oltre ad un dispositivo multifunzione (fax/scanner/fotocopiatrice/stampante) esterno, il tutto alimentato da un pannello solare fotovoltaico da 175-watt fornito da Motech Industries. Grazie a questa implementazione il centro ha nei fatti superato i maggiori ostacoli che incontrano i paesi in via di sviluppo nel processo di informatizzazione: lo sviluppo di tecnologie appropriate; fonti di energia affidabili; accesso ad Internet; sostenibilità attraverso una formazione appropriata e possibilità di business, nonché ha colmato il solco che esiste tra i diversi settori che lavorano per superare il digital divide, ossia privato, pubblico, società civile, mondo accademico e organizzazioni internazionali.

Ma le inziative di VIA non sono le uniche, e alcuni tra i big player del settore si stanno muovendo nella stessa direzione. Ad inzio mese,
all’Intel Developer Forum di San Francisco sui nuovi microprocessori quad-core, Paul Otellini, President e CEO di Intel, ha rivelato i piani dell'azienda per accelerare la leadership nella tecnologia, e ha annunciato alle migliaia di sviluppatori e tecnici intervenuti che i progressi realizzati nella tecnologia del silicio sono destinati a offrire nuovi livelli di prestazioni in un'era di efficienza energetica nel computing. “Il settore attraversa una delle svolte più radicali degli ultimi decenni, aprendo le porte a una nuova era in cui le prestazioni e l'efficienza energetica sono fattori strategici in tutti i segmenti di mercato e in tutti gli aspetti del computing”, ha affermato Otellini. Nel 2005 Intel è stata la prima a implementare l'evoluta tecnologia di produzione del silicio a 65 nm, integrando funzionalità di risparmio energetico nel processo che si sono rivelate strategiche per offrire l'efficienza energetica a livello di transistor. Secondo le stime di Otellini, la “cadenza” di queste tecnologie di processo di produzione che seguono la Legge di Moore, abbinata ai piani di Intel di introdurre nuove microarchitetture quasi ogni 2 anni, entro il 2010 porterà a un miglioramento del 300% del rapporto prestazioni/watt rispetto agli attuali prodotti basati sulla microarchitettura Intel Core. L'azienda è inoltre impegnata con una nuova categoria di PC, i PC ultraportatili, che entro il 2008 porteranno alla realizzazione di dispositivi con un consumo di energia 10 volte inferiore rispetto agli attuali notebook.

Google, dal canto suo, durante l'evento di San Francisco, ha annunciato che i suoi computer sprecano solo il 10% dell'energia loro fornita, contro il 30-40% di computer tradizionali, grazie al fatto che l'azienda assembla le macchine in casa sulla base delle sue particolari esigenze (per le quali si è dotata di un parco di oltre 300.000 server!!!).
Un ingegnere di Google, Luiz Barroso, ha stimato che 100 milioni di computer funzionanti 8 ore al giorno con l'architettura ideata da Google possono risparmiare 40 milardi di kW/h in tre anni, per un valore economico di più di 5 miliardi di dollari. Tra l'altro i fondatori di Google, Page e Brin, investono da tempo nel settore delle energie rinnovabili. Grazie a loro è nato uno dei progetti più interessanti in Silicon Valley, quello di Nanosolar, nata nel 2001 e che sta realizzandi in California la più grande fabbrica al mondo per la produzione di pannelli solari. L'impianto aprirà i battenti nel 2007 e sarà in grado di "sfornare" circa un milione di pannelli solari l'anno per un corrispettivo di 430 MW, una potenza installata in grado di dare elettricità a circa 325 mila famiglie. La Silicon Valley sta entrando prepotentemente nel settore delle fonti rinnovabili, in particolare sul fotovoltaico, grazie alla continuità tecnologica nell'uso del silicio.

Ma non ci sono solo gli annunci dei big. Sotto traccia esistono diversi percorsi di ricerca nel campo dell'uso dell'energia del settore informatico. In particolare si sta lavorando molto su nuovi dispositivi di alimentazione di sistemi portatili, con batterie all'idrogeno, all'etanolo e con altre sostanze di origine vegetale.
La storia è appena cominciata... ne vedremo delle belle!

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14.10.06

Edizione Sostenibile... Edizione Sostenibile!!!

Ci sono giorni in cui il tema della sostenibilità straripa anche in giornali come Il Sole 24 Ore, e questo è un buon segno. Prendete l'edizione del 9 Ottobre 2006.

A pagina 29 un bel annuncio pubblicitario di Toyota sul suo programma Emissioni Zero: "siamo convinti dell'importanza di salvaguardare il delicato equilibrio tra uomo e ambiente. Non si tratta solamente di limitare l'inquinamento provocato dalle automobili. E' qualcosa che va anche oltre le tecnologie d'avanguiardia realizzate da Toyota nel campo dei motori diesel ecologici o dei sistemi ibridi. Noi impieghiamo soluzioni innovative nel rispetto dell'ambiente in ogni fase del ciclo dei veicoli: dalla progettazione, alla realizzazione e utilizzo, fino al momento del riciclaggio. Solo in questo modo riteniamo di poter raggiungere l'obiettivo finale: emissioni zero".

Da pagina 31 a pagina 34 un dossier speciale sui rincari della bolletta energetica e su tutti i trucchi e consigli per ridurre i consumi, dai pannelli solari alle caldaie ad alta efficienza, dalla manutenzione degli impianti alle stufe a legna.

Ma la chicca vera, quella che da veramente il segno che qualcosa sta cambiando, la troviamo a pagina 13, con un articolo dal titolo "Quell'indice della felicità che può rendere ricco un Paese", circa la misurazione del benessere e della felicità. L'articolo merita di essere letto, quindi lo riporto per intero.

Di Vito di Bari
"In questi tempi di inteso dibattito sulla Finanziaria, voglio rubarvi pochi minuti per raccontarvi una storia. E' la storia di un re, della ricerca della felicità e della rinuncia a un regno.
Alle pendici della catena dell'Himalaia, c'è una nazione minuscola. Molti anni fa il suo re era poco più che un bambino e - forse per questo - credeva ancora nei sogni. Decise allora di misurare il benessere del suo popolo, ma invece che applicare il Pil (Prodotto Interno Lordo) creò il Fil (la Felicità Interna Lorda). E questo indice era mirabile, perchè aveva il vigore quieto dei valori spirituali del buddismo. Mentre i modelli di sviluppo occidentali fallivano - uno alla volta - negli altri Paesi del terzo mondo e li devastavano alle radici della loro economia e della loro cultura, il piccolo Paese cresceva, la gente viveva più a lungo e rispettava la natura e le tradizioni. Fu allora che il re decise che era tempo di passare la mano e trasferì il comando del suo regno ad un Parlamento eletto.
Questa favola è una storia vera. Il Paese è il Buthan e il re si chiama Jigme Singye Wangchuck, aveva 17 anni quando nel 1972 concepì il Ghn (Gross National Happiness) che anteponeva gli obiettivi di sostenibilità a quelli meramente economici: la preservazione dell'ambiente e la bio-diversità, l'equità socielae e la preservazione della cultura tradizionale. Re Wangchuck ha rinunciato spontaneamente al ruolo di capo dello stato nel 1998, anno in cui è stato inaugurato il parlamento. Nel frattempo le leggi a sostegno del Fil avevano generato molti risultati, ve ne cito alcuni. L'Undp Development Index (l'indice con cui si misura il livello di sviluppo di un Paese) del Buthan è diventato uno dei migliori di tutti i Paesi in via di sviluppo. In un periodo di soli 40 anni, l'aspettativa di vita media è raddoppiata: da meno di 35 anni a quasi 70. Il tasso di alfabetizzazione dovrebbe raggiungere il 95% entro il 2012, dallo 0,5% del 1961. La copertura boschiva perenne è superiore al 70%. Entro il 2012, il tasso di fertilità si stabilizzerà sul livello di sostituzione: un nato per ogni morto. Leggi speciali hanno reso il turismo ecologico, sostenibile e non invasivo nei confronti della cultura tradizionale delle popolazioni locali.
Alcuni di voi conoscono il cosiddetto paradosso di Easterlin, che recita "una volta raggiunto il livello di vita confortevole, ogni aumento di reddito apporta una certa diminuzione di felicità". Oggi, il Premio Nobel per l'Economia Daniel Kahneman propone di aggiungere al Pil il Mah (Measure of Aggregate Happiness, l'indice cumulativo di felicità).
Voglio raccontarvi una storia, che ancora non è vera. I tempi sono maturi perchè il mondo raccolga la sfida lanciata da Robert Kennedy quando disse che "il Pil misura tutto, tranne ciò che rende la vita degna di essere vissuta". E, per valutare l'efficacia dei governi, non calcoleremo solo quanta ricchezza abbiamo prodotto, ma anche quanto la qualità della nostra vita si è arricchita. Perchè chi ci governa inizierà a considerare i Paesi per quello che sono davvero: un insieme di individui che nascono e crescono e vivono e amano e soffrono e sognano. E producono ricchezza, certo. Ma, innanzitutto, esistono nel mondo reale."

Rinnovabili sempre più alla portata di tutti

Secondo Cristopher Flavin, il presidente della prestigiosa istituzione ambientalista americana World Watch Institute, il punto di svolta nell'adozione delle fonti rinnovabili è stato toccato, e la loro crescita sarà inarrestabile.

Invece di parlare di statistiche e trend industriali, vorrei segnalare alcune curiosità significative. In Inghilterra da qualche giorno" B&Q", una delle catene per il "fai da te" più grandi del Regno Unito (simile all'italiana Bricofer) ha messo infatti in vendita micropale eoliche e pannelli per il solare termico come fossero un qualsiasi articolo di ferramenta. E anche il prezzo, seppure non esattamente alla portata di tutti, non è certo proibitivo. Sborsando poco meno di 1.500 sterline (circa 2.200 euro) negli oltre 300 negozi a marchio "B&Q" sparsi per il paese è possibile acquistare una microturbina in grado, promettono i venditori, di tagliare la bolletta media di una famiglia del 30 per cento.

In Italia ormai da diverso tempo la catena di bricolage tedesca OBI promuove il progetto “Energia solare”, che prevede la creazione all’interno dei punti vendita OBI di uno spazio dedicato ai pannelli solari termici e fotovoltaici commercializzati in Italia da Enerpoint, società nata nel 2001 con sede a Desio in provincia di Milano. A partire dal 19 giugno 2004, personale specializzato OBI è a disposizione della clientela per illustrare i sistemi fotovoltaici e termici e i loro possibili utilizzi, distribuire materiale informativo e soddisfare ogni dubbio e curiosità. E' infatti sempre possibile acquistare i sistemi solari presso tutti i punti vendita OBI in Italia. Viene fornita anche consulenza sui finanziamenti possibili, a partire dal conto energia per il fotovoltaico.

A proposito di finanziamenti, se la finanziaria non verrà modificata in parlamento, a partire dal 1° gennaio 2007 ci saranno diversi e cospicui incentivi per chi decide di realizzare un'abitazione a basso consumo energetico: detrazione del 55% in tre anni (rispetto al 36% in 10 anni per quest'anno) per l'installazione di pannelli solari e caldaie ad alta efficienza e altri interventi di riqualificazione energetica (serramenti, tetti, pavimenti, ecc.). Prevista anche la detrazione del 50% dei sovracosti per la realizzazione ex novo di un edificio a basso consumo energetico.


C'è solo da sperare che gli incentivi passino indenni il passaggio parlamentare

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13.10.06

Gaia se la caverebbe benissimo senza di noi

Questo blog vuole fornire un punto di vista positivo sul cambiamento che sta avvenendo in termini di sostenibilità, senza cercare di dare giudizi globali sul fatto che ce la faremo o meno a transitare verso sistemi economici e stili di vita rispettosi della natura.

Per questo riportare notizia di questa ricerca pubblicata su New Scientist che sostiene che dopo un'ipotetica scomparsa dell'uomo, il nostro pianeta Terra starebbe subito meglio, non vuole essere un cattivo augurio ma un segnale e un incitamento. Dare significato alla parola Civiltà per me vuol dire impiegare le nostri migliori intelligenze per trovare il modo di vivere in pace su questo pianeta, con sè stessi, gli altri e l'ambiente. E' una sfida epica, una delle più grandi dell'umanità. In questo blog cerco di dare notizie di esperienza e fatti e riferimenti di persone che vanno in questo senso.

Con questo articolo però suggerisco una pausa per riflettere sulla straordinaria potenza ed intelligenza della Natura, e per prendere coscienza dell'esatto ordine di grandezza delle cose.

"Abbiamo la capacità di viaggiare nello spazio, siamo riusciti a colonizzare buona parte delle terre emerse, possiamo fare cose che nessun'altra specie vivente, almeno sul nostro pianeta, ha mai nemmeno immaginato. Eppure, per quanto possa essere difficile accettarlo, tutti le nostre opere sono effimere e potrebbero essere distrutte con disarmante facilità. Perché la Natura è più forte dell'uomo e, in un tempo relativamente breve, potrebbe cancellare ogni sua traccia. E non finisce qui: senza la nostra presenza, il mondo starebbe molto meglio. Sono le amare conclusioni di uno studio pubblicato dalla rivista New Scientist, che si è posta una semplice domanda: cosa accadrebbe se all'improvviso l'umanità scomparisse?"

Il resto dell'articolo qui.

10.10.06

Jungo, l'autostop certificato



La mobilità è uno dei settori che più ci crea problemi, anche se indiscutibilmente è una delle maggiori conquiste dell'occidente in termini di libertà. Il fatto è che siamo andati oltre ogni ragionevole limite, e oggi i problemi non riguardano solo i costi del mantenimento di un auto o le conseguenze ambientali in termini di inquinamento e di consumo di risorse non rinnovabili, ma anche le perdite di tempo conseguenti ad un traffico sempre più congestionato e caotico, anche nelle piccole città.

La situazione di un tempo, spazio abbondante e auto scarse, si è completamente capovolta, ed ad oggi il territorio è completamente congestionato, mentre ad essere sottosfruttata è la capacità di trasporto dei mezzi (in Italia circolano in media 1,2 passeggeri per auto, quindi solo il 25% della capacità del mezzo).

Esiste però un progetto che promette un forte contributo alla risoluzione di questi problemi, naturalmente assieme ad altre soluzioni. Si chiama Jungo ed è tanto semplice da sembrare quasi banale. In estrema sintesi si tratta del vecchio metodo dell'autostop, ma con un sistema organizzato e flessibile, che non disdegna di valorizzare il servizio in termini economici e il ricorso alle tecnologie informatiche. A detta degli inventori ci sono due fattori che frenano l'uso dell'autostop: 1) sicurezza (non so chi è il passeggero/conduttore e quali siano le sue intenzioni) 2) i vantaggi del passaggio giovano solo ad una parte (almeno se rimaniamo sul fronte monetario, perchè un guidatore potrebbe trovare piacevole conoscere nuova gente).

Per ovviare al primo problema è previsto un sistema di certificazione, tramite tessera da esibire ogni volta, che garantisce la persona che chiede o fornisce il passaggio. Il secondo problema viene aggirato tramite un compenso, in parte fisso, e in parte commisurato ai chilometri percorsi, erogato dal passeggero al conducente, e fissato in maniera preordinata dal sistema in modo da evitare discussioni. Gli inventori assicurano che comunque il costo è più basso di altri sistemi di trasporto (ad esclusione, forse, del treno).

Il passaggio può essere richiesto direttamente a bordo strada, mostrando il proprio tesserino, su un sito web o ad un call center. Il punto cruciale di tutto il sistema, come ogni sistema a rete, è la massa critica che è necessario raggiungere perchè il servizio risulti capillare e quindi operante. Ad oggi il progetto è arrivato a 700 iscritti. Ulteriori informazioni nel sito.

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Ciclo incontro Biblioteca Civica Mestre

Segnalo un interessante ciclo di incontri presso la Biblioteca civica di Mestre.

lunedì 16 ottobre 2006
alle ore 17
La qualità sociale dello sviluppo. Sostenibilità e lavoro
Verranno presentati i libri di Paolo Cacciari, Pensare la Decrescita, e di Giorgio Osti, Nuovi Asceti.
Sono stato invitato come discussant

mercoledì 11 ottobre 2006
alle ore 17.30
Prima Lezione di...
Etologia cognitiva, con il prof. DANILO MAINARDI.
La mente animale

Dove finisce l'istinto e inizia l'intelligenza di cani, gatti, pappagalli? Si può dire che scimpanzé e delfini possiedono una mente? Danilo Mainardi ci fa conoscere la straordinaria varietà del loro comportamento e sfata un luogo comune: pensare non è una capacità esclusivamente umana.

mercoledì 25 ottobre 2006
alle ore 17.30
Prima Lezione di…
Energie nel mondo, con il prof. ROBERTO VACCA
Scenari energetici e scelte informate

sabato 11 novembre 2006
alle ore 18.00
Prima Lezione di…
Storia del clima, con il prof. LUCA MERCALLI
Capire i cambiamenti climatici e come evitare che ci travolgano


info: Biblioteca Civica di Mestre, via Miranese 56, tel. 041/2392062 - 041/2392082

5.10.06

L'auto ecologica avanza a grandi passi

Il settore dei trasporti è tra quelli maggiormente responsabili dell'effetto serra, a causa della crescita assoluta dei veicoli e dei chilometri percorsi, che hanno più che compensato il lieve guadagno di efficienza dei motori (in termini tecnici si chiama effetto rebound). Fino a pochissimo tempo fa la maggior parte dei costruttori non si è curata molto di questi aspetti, e assieme al concetto di "sicurezza", è stata la potenza sempre maggiore delle auto a caratterizzare l'offerta commerciale. Un esempio su tutti è la diffusione, anche in città, degli Sport Utility Vagon (SUV), che offrono sicuramente sensazioni diverse e nuove alla guida ma che dal punto di vista ecologico (e anche economico) sono dei veri e propri disastri.

Naturale quindi che negli ultimi anni, a fronte di un costante aumento del prezzo dei carburanti, questo processo abbia subito una brusca frenata. Anzi, qualcuno, come la General Motors, che aveva puntato molto su questo segmento, ha letteralmente sbattuto contro il muro e ora ne sta pagando care le conseguenze, con chiusure di stabilimenti, licenziamenti in massa e la perdita del primato nel settore automobilistico statunitense, che in parte dipendono anche dal fatto di essersi trovata spiazzata. Altri colossi, come Ford, non se la passano molto meglio. A vantaggio di Toyota, che invece investe ormai da un decennio, assieme ad Honda, in tecnologie pulite ed efficienti, come i motori ibridi, ovvero l'abbinamento di un motore elettrico ad un motore a scoppio, che riduce i consumi fino anche al 30%.

Ma in pentola stanno bollendo molte cose: fatta la tara all'auto all'idrogeno, che richiederà ancora qualche anno di sviluppo e soprattutto la risoluzione dell'annosa questione di come produrre l'idrogeno (che non è una fonto di energia ma un vettore), si stanno affacciando sul mercato diverse alternative. Si va dall'uso di metano alla produzione di biocombustibili a diverso livello di purezza (biodiesl in varie miscelazioni, bioetanolo), alla combinazione di diverse tecnologie, ad esempio il biodiesel con i motori ibridi. In questo articolo de Il Sole 24 Ore un'ampia panoramica.

A breve quindi le opzioni a disposizione di chi, oltre che ad aspetti estetici e funzionali, in una macchina cerca efficienza ed ecologicità, cresceranno di molto. Un'ombra in tutto questo? Le opzioni sono ancora molte e non tutte compatibili tra loro (ad esempio un'auto a bioetanolo non può andare a biodiesel), non sembra essere emerso ancora uno standard e questo potrebbe frammentare il mercato, rallentare la diffusione delle soluzioni e tenerne alti i costi. Resta anche il problema che non possiamo destinare gran parte delle colture vegetali per produrre carburanti (per ovvie ragioni di sopravvivenza ed equità), ma ridurre gli spostamenti o usare mezzi alternativi e sempre più effiicienti.

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Piccoli esempi di risparmio energetico: i cellulari

Il risparmio energetico è una delle principali fonti di energia "sostenibile" (il famoso negawattora), non solo perchè pulita, ma anche perche facilmente ottenibile in diversi campi e con costi spesso molto modesti. Un esempio viene da un progetto pilota della Nokia, finanziato dalla Commissione europea. L'idea è semplice: dotare i cellulari di un segnale che sollecita gli utenti a scollegare i caricabatteria dalla presa un volta terminata la ricarica. Secondo stime fornite da Nokia, se solo il 10% degli utenti di telefoni cellulari in tutto il mondo scollegasse il caricabatteria dalla presa una volta caricato completamente il telefono, si risparmierebbe una quantità di energia sufficiente a rifornire 60.000 case europee per un anno.

Un altro progetto pilota riguarda la francese Carrefour, che si è impegnata a garantire che il legno utilizzato per i mobili da giardino venduti nei suoi centri commerciali venga prodotto in modo sostenibile, che le modifiche al design consentano un utilizzo dei materiali più rispettoso dell´ambiente e che il trasporto sia più agevole, riducendo in tal modo il consumo di energia e l´inquinamento.

Entrambi i progetti si basano sulla politica integrata di prodotto, che mira a valutare gli impatti ambientali dei prodotti lungo tutto il ciclo di vita (progettazione, produzione, utilizzo, dismissione) e ad effettuare miglioramenti in un'ottica integrata.

Ulteriori dettagli a questo indirizzo.

Fonte Marketpress.info

Le case ecocompatibili sulla cresta dell'onda



E' un buon momento per l'edilizia sostenibile, che raccoglie sempre più consensi e sembra essere alla vigilia di un'onda lunga di crescita. Innanzitutto l'offerta commerciale, che si rafforza sempre di più. Sono reduce da una visita a Casamoderna a Udine, il cui padiglione interamente dedicato alla bioedilizia quest'anno era notevolmente ampliato. La fattura delle case a basso consumo energetico e la loro estetica sono indiscutibili, e a mio parere superiori a molte costruzioni tradizionali (vedere ad esempio qui e qui). I prezzi possono variare di molto e si va dai 1.100 euro al mq chiavi in mano e finiture medie, a cui bisogna aggiungere l'acquisto del terreno, ai 1.300-1.400 euro al mq senza basamento e terreno, ma con finiture medio-alte. Chiavi in mano significa pronte da arredare e complete di impianti. Le prestazioni energetiche variano di poco e si aggirano attorno ai 30 kW/mq/anno (o se volete 3 litri di gasolio per mq/anno), ovvero edifici di classe A secondo la classificazione CasaClima.

Un vantaggio da non trascurare è che, trattandosi di sistemi costruttivi preassemblati in fabbrica e garantiti in genere trent'anni, la qualità finale è certa e improbabili le sorprese a fine cantiere, frequenti nell'edilizia tradizionale, dove le condizioni climatiche, l'unicità costruttiva di ogni casa e variabili quali le capacità degli esecutori possono influire sul risultato finale in modi difficilmente prevedibili.

Sul versante costruttivo occorre notare che le aziende leader sono quasi tutte straniere, austriache e tedesche per la maggior parte dei casi. Nelle zone montane e pedemontane, con una forte concentrazione in Trentino Alto Adige e in parte in Friuli, sono presenti però anche aziende italiane specializzate in questo settore. In provincia di Trento è nato il primo distretto tecnologico dell'edilizia sostenibile e delle fonti rinnovabili, mentre a Bolzano è attivo da anni il sistema di certificazione degli edifici e di formazione dei progettisti Casaclima. Anche il Veneto ha il suo distretto in tema, ovvero il distretto trevigiano della Bioedilizia. Il Friuli Venezia Giulia sembra invece avere una buona rete di professionisti e progettisti, e interessante è anche il portale informativo Casanordest.it

A livello internazionale l'iniziativa più interessante è il sistema LEED dell'U.S. Green Building Council e che si sta diffondendo sempre più.

La formula commerciale di vendita più diffusa in questo momento è quella del concessionario, solitamente uno studio di progettazione, che realizza il progetto della casa su misura con il cliente o gli propone una soluzione standardizzata, e poi cura i rapporti con la casa madre e i fornitori di impianti e sistemi. Il servizio può comprendere anche la realizzazione del basamento e degli impianti di servizio.

In giro per l'Italia e il mondo stanno crescendo le realizzazioni di singole case, ma anche di quartieri e veri e propri villaggi. Sempre più comuni italiani inseriscono criteri di sostenibilità più o meno spinti nei regolamenti edilizi, e anche alcuni provvedimenti dell'ultima Finanziaria, se mantenuti nel testo finale, dovrebbero incentivare il comparto.

Insomma, rispetto anche a solo un paio di anni fa, le opzioni per chi si vuole costruire una casa ad alta efficienza energetica e più salubre sono aumentate di parecchio, e all'orizzonte i segnali sembrano essere positivi.

2.10.06

Esplosivo Hugo Chavez sull'imperialismo americano



Venezuela e Bolivia stanno cercando di affrancarsi dall'imperialismo americano, specialmente sul fronte energetico, visto che sono tra i principali produttori di petrolio. L'amministrazione Bush ha risposto indicando questi due paesi come estremisti e pericolosi. La risposta di Chavez, presidente del Venezuela, all'Assemblea delle Nazioni Unite è a dir poco "infuocata" (documento in inglese).



YouTube - Chavez at UN calls Bush 'the devil'